Fameccanica

Progettazione integrata e multidisciplinare (en)Integrated and multidisciplinary design

Nuovi rapporti tra interno ed esterno, luce e aria, artificio ed elementi naturali (en) The relations between inside and outside, light and air, man-made and natural features.

Progetto (en)Project

L22 Engineering & Sustainability, DEGW, FUD Factory

Cliente (en)Client

Fameccanica

Servizi L22 Engineering & Sustainability (en)L22 Engineering & Sustainability Services

Progettazione impiantistica preliminare ed esecutiva, consulenza acustica DL, RL, CSP, CSE (en)Preliminary and executive plant design, acoustic consultation DL, RL, CSP, CSE

Luogo (en)Location

San Giovanni Teatino (CH)

Area

4.500 mq (en)4.500 sqm

Fine lavori (en)End of work

2018

Nuovi uffici FAMECCANICA: un progetto integrato e multidisciplinare con la regia DEGW.

Progettare per innovare

Fameccanica è Gruppo leader nella “smart manufacturing” con stabilimenti in Cina, Brasile e Stati Uniti, ma con baricentro tutto italiano. In Italia, con 560 dipendenti e 34.000 mq di superficie, risiede il cuore dello sviluppo e della progettazione di tutte le piattaforme tecnologiche e della produzione di macchine innovative dell’azienda (che di recente le hanno valso il Premio Italiano Meccatronica) e qui, nella sede centrale di San Giovanni Teatino (CH), sono studiati i progetti all’avanguardia, create le pre-serie e sviluppati i sistemi e l’organizzazione gestionale di tutto il Gruppo: un luogo strategico i cui spazi “pensanti”, ovvero i 4.500 mq di uffici dedicati alla progettazione e all’innovazione, avevano la necessità di una radicale trasformazione.

Tema che DEGW, brand del gruppo Lombardini22 dedicato alla progettazione integrata di ambienti per il lavoro, ha affrontato con un’attitudine decisamente architettonica: “scavando” nel corpo dell’edificio, intaccando il suo volume e aprendo lo spazio a nuovi rapporti tra interno ed esterno, luce e aria, artificio ed elementi naturali.

Progetto architettonico

L’intervento ha interessato il secondo piano dell’edificio uffici di Fameccanica (un immobile inaugurato nel 1991) con l’obiettivo di ottimizzare lo spazio, studiare e testare un efficiente concept layout, sviluppare il nuovo design interno e riprogettare e realizzare ex novo tutti gli impianti (meccanici, elettrici, energetici) per incrementare la funzionalità e il comfort ambientale (acustico e illuminotecnico). Obiettivi multipli che hanno coinvolto, oltre a DEGW (con il suo consueto metodo caratterizzato da una rigorosa analisi organizzativa a supporto dell’interior design), altri brand del gruppo Lombardini22 specializzati nei vari settori: L22 Engineering & Sustainability per la parte impantistica ed energetica, Atmos per l’acustica e la fisica degli elementi, FUD per il Physical Branding.

Cuore del progetto è l’apertura degli spazi interni con un vero e proprio carotaggio che, in corrispondenza di grandi lucernari esistenti (i quali creavano zone di disagio termico e visivo), ha creato tre patii centrali che scandiscono l’ambiente visivamente e funzionalmente. Protetti da coperture a lamelle orientabili che modulano la luce e la circolazione dell’aria, i nuovi patii sono isole di verde dedicate al relax che interrompono l’area di lavoro e la mettono in contatto diretto con l’elemento naturale. Altro fattore di ottimizzazione dell’edificio è lo spostamento dei servizi igienici dalla facciata per liberare le superfici vetrate e incrementare lo spazio utile alle postazioni di lavoro.

Space planning

L’operazione determina una più articolata distribuzione spaziale. Suddivisi in fasce funzionali ben definite ma interconnesse, i nuovi uffici si aprono con la Client Area all’ingresso, affacciata sul primo patio, che comprende board room, meeting riconfigurabili e Break Area. Lo spazio di lavoro è un grande ambiente open space per il 70% dedicato ad aree operative e per il 30% ad ambienti di supporto. Virtual Room, Meeting Room di diverse dimensioni, sala Smart Working, Copy Area, Phone Booth, Coffee Corner, magazzino, archivio e altri ambienti con funzioni tecniche (locale rack, macchine da remoto ecc) sono accuratamente distribuiti nello spazio, mentre un grande Hub di supporto centrale funge da attrattore tra il secondo e il terzo patio. Pochi sono gli uffici chiusi (solo 6 per i dirigenti), per il resto tutte le postazioni sono open, alcune delle quali (poco oltre il 10% del totale) ordinate in cluster con modalità d’utilizzo hot sharing e 15 in forma riservata per i responsabili d’area: il tutto per un numero complessivo di circa 230 persone.

Interior design

La stessa attenzione al benessere che ha guidato il progetto architettonico informa il progetto di interior design. Di qui un concept che parla ai cinque sensi, associandoli alle diverse aree dello spazio: così il tatto ispira l’Area Client, per trasmettere un palpabile senso di accoglienza oltre che di rappresentanza; le aree di lavoro, luminose, aperte e flessibili, sono associate alla vista; il senso degli ambienti chiusi è l’udito, puntando sul comfort acustico ideale per le attività che richiedono maggiore privacy e concentrazione, anche in modo informale; al gusto si connette l’Hub centrale, ambiente dedicato all’aggregazione libera, ai brainstorming, alle pause conviviali; infine i patii omaggiano l’olfatto, grazie ai profumi delle loro essenze vegetali, da inspirare in modalità lounge.

Forme, materiali, colori e finiture accompagnano le variazioni concettuali delle diverse aree: i profili morbidi e le curve trasparenti dei volumi nella Client Area accolgono le persone in modo soft; i pavimenti delle aree lavoro, dal disegno che sfuma i confini tra circolazione (moquette grigia) e postazioni (pvc effetto legno) sollecitano diverse prospettive visive; la scelta e la collocazione dei materiali caratterizzano gli spazi con differenze nei controsoffitti (cartongesso, bandraster, doghe metalliche), nelle pareti (intonaco bianco, vetrate con pellicole), negli ambienti chiusi (pannelli fonoassorbenti ecc.). Tutto ciò compone un ambiente dal sottofondo luminoso, contraddistinto da una dominante cromatica bianca con tonalità naturali di legno chiaro, ritmato dal verde della vegetazione interna e da una palette di colori d’accento in sintonia con l’identità aziendale.

Identità

“Tecnologici per tradizione” è il claim del progetto di Physical Branding, a opera di FUD, che accosta due parole apparentemente contrapposte tra loro per definire l’anima di Fameccanica: un’azienda che, dal giorno della sua nascita, è sinonimo di innovazione. Di qui un progetto che fa convergere modi anche tradizionali con i simboli dell’ingegno tecnologico umano puntualmente declinati nello spazio lavorativo: così le pellicole vetrate dell’area Client, che identificano gli spazi con capolavori universali dell’innovazione tecnica (come una cupola di Brunelleschi) ma riprodotti con disegno “a mano”; oppure le pellicole murali che omaggiano invenzioni e personaggi della storia nell’area Dipendenti, le cui superfici sono anche connotate da grafiche più astratte (pareti trasparenti) e da formule verbali.

Un progetto multimodale che, con un’articolata modulazione del rapporto funzione/immagine/significato, arriva fino agli elementi di dettaglio (icone identificative delle meeting, dei servizi ecc.) e ridefinisce in modo capillare gli spazi aziendali rafforzandone l’identità.

Funzionalità, estetica, comfort

“Abbiamo sviluppato un progetto in cui le ragioni funzionali si associano a una gestione particolarmente attenta della qualità ambientale”, dice Alessandro Adamo, director DEGW e partner Lombardini22. “Siamo nel cuore di Fameccanica dove l’obiettivo condiviso era quello di creare un ‘laboratorio’ funzionale che seguisse e si integrasse con i processi della fabbrica. Un concept ‘sensoriale’ che parla a tutti i cinque sensi, declinandoli nelle diverse funzioni dello spazio e ottimizzando suono, luce, colori, temperature. Abbiamo quindi creato internamente un team multidisciplinare utilizzando le competenze specifiche altamente specializzate delle nostre business unit con i brand Atmos, L22 Engineering & Sustainability e FUD. Il risultato è una perfetta integrazione di funzionalità, estetica e benessere climatico, all’insegna del comfort delle persone: perché, non dimentichiamolo, sono loro il valore di Fameccanica”.

(en)

New FAMECCANICA offices: anintegrated multi-disciplinary project directed by DEGW.

Designing to innovate  

Fameccanica is a leading group in agile manufacturing with factories in China, Brazil and the United States, although its operations are based in Italy. With 560 staff and 34,000 m² of space, the hub of the development and design of all the company’s technological platforms and innovative machine manufacturing is in Italy (it was recently awarded the Italian Mechatronics Prize). Cutting-edge projects created in advanced-series are designed at its headquarters here in San Giovanni Teatino (CH), where new systems are also developed and the Group’s entire management organisation is located: a strategic location whose “thinking” facilities, i.e 4000 m² of offices focused on design and innovation, needed to be radically transformed.

DEGW, the Lombardini22 Group’s brand devoted to the integrated design of workplaces, took on this task along decidedly architectural lines: “excavating” into the main building block, altering its structure and opening up space to set up new relations between the interior and exterior, light and air, man-made and natural features.

Architectural design

The project involved the second floor of Fameccanica’s office building (a property that opened in 1991) with the intent of optimising space, studying and testing out a new layout concept, developing new interior design, and redesigning and constructing from scratch all the plant-engineering (mechanical, electrical, energy systems) to boost its functionality and (acoustic and lighting) standards of comfort. Multiple goals involving not only DEGW (drawing on its usual method of rigorous organisational analysis to support the interior design work) but also other Lombardini22 Group brands specialising in various sectors: L22 Engineering & Sustainability for the plant-engineering and energy systems, Atmos for the acoustics and physics of the various design features, and FUD for the physical branding.

The project is focused around opening the up interiors through a coring process that resulted in the creation of three central patios where the large existing skylights are located (which were creating zones causing thermal-visual discomfort) dictating the visual/functional layout of the premises. Protected by roofs with adjustable blades modulating light/air circulation, the new patios are islands of greenery serving relaxation purposes that interrupt the work area and bring it directly into contact with nature. Another factor in optimising the building is the shifting of the hygiene facilities to free up the glass surfaces and increase the amount of space for workstations.

Space planning

This creates an elaborate spatial layout. Divided into clearly marked but interconnected functional strips, the new offices begin with the Client Area at the entrance overlooking the first patio that includes a boardroom, reconfigurable meeting rooms and a break area. The workspace is a large open-plan setting, 70% of which devoted to business areas and 30% to ancillary premises. Virtual rooms, different sized meeting rooms, an agile working room, photocopying area, phone booths, a coffee corner, storage room, archive and other rooms serving technical purposes (rack room, remote-controlled machinery etc) are all carefully set out across the space, while a large central ancillary hub connects the second and third patios together. There are not many enclosed offices (just 6 for executives), the rest of the workstations are open plan, some of which (just over 10% of the total) arranged in clusters based on ‘hot sharing’ and 15 reserved for departmental heads: together catering for a total of approximately 230 people.

Interior design

The same attention to wellness that guided the architectural design also informs the interior design. The basic concepts are focused on the five senses, associating them with different areas of space: touch inspires the client area conveying a tangible sense of welcoming and receiving; the brightly-lit, open and flexible work areas are associated with sight; hearing informs the enclosed environments focusing on the acoustics that are ideal for work requiring greater privacy and concentration, even of an informal nature; taste is the sense associated with the central hub focused on free congregating, brainstorming and breaks for socialising; lastly, the patios pay tribute to the sense of smell through the sweet smelling fragrances of the plants creating a lounge-like atmosphere.

Forms, materials, colours and finishes accompany conceptual variations in the various areas: the soft edges and transparent curves of the structures in the client area welcome people in gently; the design of the floors in the work areas blurs the boundaries between circulation (grey carpet) and workstations (wood-effect PVC) evoking various visual perspectives; the choice and location chosen for the materials characterises the spaces with differences between the double ceilings (plasterboard, bandraster, metal planks), walls (white plaster, glass coated with film) and enclosed settings (sound absorbent panels etc). All this creates a setting with a brightly-lit backdrop whose colour scheme is based around white and natural shades of clear-coloured wood combined with the green of the internal vegetation and a range of accent colours in sync with the company’s identity.

Identity

“Technological by tradition” is the claim made by the physical branding project designed by FUD, which brings together two apparently conflicting words to describe the heart and soul of Fameccanica: a company that has been synonymous with innovation since the day it was founded. The project actually manages to bring together traditional means and methods with symbols of human technological ingenuity, all carefully set around the workspace: like, for instance, the window film in the client area marking the spaces with universal masterpieces of technological innovation (such as Brunelleschi’s dome), which have been reproduced by hand; or the wall film paying tribute to historical inventions and characters in the staff area, whose surfaces also feature more abstract graphics (transparent walls) and writings. A multimodal project whose modulating of relations between function, image and meaning characterises even the smallest details (identification icons for the meeting rooms, rest rooms etc.) and reinforce the identity of all the corporate spaces.

Funzionality, looks, comfort

“We have developed a project whose functional purposes combine with a management process particularly focused on environmental quality”, so Alessandro Adamo noted, director of DEGW and a partner at Lombardini22. “We are in the very heart of Fameccanica, where the shared objective was to create a functional ‘workshop’ that tracked and was also integrated in the factory’s manufacturing processes. A ‘sensorial’ concept that speaks to all five senses, incorporating them in various functions of the space and optimising the sound, light, colours and temperatures. So, we created an internal multidisciplinary team drawing on the highly specialised specific expertise of our business units working with our brands Atmos, L22 Engineering & Sustainability and FUD. The result is a perfect combination of functionality, good looks and climatic well-being in the name of personal comfort, because, let’s not forget, people are Fameccanica’s most important asset”.